Lazio, è l’Inter la vittima italiana preferita di Pedro. E contro Chivu si esalta

Lazio, è l’Inter la vittima italiana preferita di Pedro. E contro Chivu si esalta

Rassegna stampa

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Lo spagnolo vuole tornare protagonista e contro i nerazzurri può trovare l’occasione giusta.

Talento infinito, campione a tutto tondo.

Pedro ha annunciato che questa sarà la sua ultima stagione alla Lazio e l’obiettivo è salutare da protagonista. Con Baroni, evidenzia il Corriere dello Sport, aveva trovato una seconda giovinezza. Giocava da seconda punta, muovendosi libero alle spalle di un centravanti di riferimento (Castellanos o Dia) e potendo esprimere al meglio la sua visione e la sua qualità tecnica. Era un punto di raccordo, un giocatore che respirava la manovra (a volte anche da regista), si muoveva tra le linee e sapeva essere letale negli ultimi metri. Nel 4-3-3 di Sarri, però, quella libertà non esiste. Quando viene impiegato ala pura, è costretto a un lavoro difensivo e fisico che oggi per lui pesa inevitabilmente di più. Agendo da falso nove, viene isolato troppo dal gioco, rendendolo facile preda dei difensori centrali. Sarri sta cercando di dosarlo, di trovargli la posizione migliore in questo momento della sua carriera, mandandolo in campo nelle fasi conclusive.

Pedro, conclude il quotidiano, ha bisogno di sentirsi protagonista. Non è solo questione di ruolo o condizione, ma di stimoli. E forse la partita con l’Inter è la più adatta per ritrovarli. Ai nerazzurri, infatti, ha segnato 5 volte in carriera (3 con la Lazio, 2 con il Barcellona) più che contro qualsiasi altra squadra italiana. Solo Espanyol e Rayo Vallecano hanno subito di più da lui (6 reti ciascuno). E contro Chivu ha messo a segno un’altra delle sue 3 doppiette italiane, quella al Parma del 28 aprile scorso. Ha già annunciato che questa sarà la sua ultima stagione con la Lazio e vuole chiuderla lasciando un segno. San Siro, il teatro della sua ultima grande notte biancoceleste, potrebbe tornare a essere il luogo della rinascita, l’occasione per ricordare a tutti che il talento non invecchia.