Sgoccioli in azzurro, il pieno nella Lazio: Zaccagni al centro del gioco di Baroni

Sgoccioli in azzurro, il pieno nella Lazio: Zaccagni al centro del gioco di Baroni

Rassegna stampa

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Sgoccioli di minuti in azzurro, ora il pieno di Lazio. Zaccagni rientrato alla base, stringe la fascia al braccio e si riprende la copertina.

Sosta vissuta lontana da Formello, due impegni con la Nazionale e soltanto l’ingresso nel finale contro Israele. L’intera partita vissuta in panchina con la Francia. Penalizzato dall’assetto tattico scelto da Spalletti, adesso può tornare a esaltarsi grazie al ruolo di primo piano che gli ha affidato Baroni. La posizione ideale in ogni senso. Zaccagni trascinatore, al centro della Lazio ed esterno inamovibile. Responsabilizzato dagli addii pesanti e dalle eredità consegnate. Il 10 che era di Luis Alberto, numero da mago-rifinitore, obbligatoriamente stoccatore, poi i rigori e la spinta come capitano post-Immobile.

La squadra è stata ringiovanita, si ricercano vecchi e nuovi riferimenti di spessore. Zac deve dimostrare di essere all’altezza, non ha paura di caricarsi sulle spalle pressioni e passioni, da riaccendere dopo un’estate vissuta tra critiche e titubanze di mercato. Il posticipo di lunedì lo giocherà da ex, è cresciuto ed esploso con la maglia del Verona. Serve una prova da big, i doveri stagionali comprendono compiti doppi, coinvolgono l’aspetto tecnico e quello carismatico. Possono aumentare le soddisfazioni rispetto alle prime 3 giornate. Un gol all’esordio con il Venezia, trasformando dal dischetto il penalty guadagnato dal Taty. Il timbro del sorpasso dopo lo spavento immediato per il tiro di Andersen. Non ha brillato a Udine, trasferta deludente e indolente per l’intera formazione, cambi in corsa compresi. Corriere dello Sport