Lazio, non solo Basic: quante rinascite con Sarri. Otto punti grazie ai dimenticati

Lazio, non solo Basic: quante rinascite con Sarri. Otto punti grazie ai dimenticati

Rassegna stampa

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Il tecnico ha rilanciato Provedel, Cataldi, Basic, Cancellieri e Isaksen.

La Lazio, dopo un avvio altalenate e sottotono, ha conquistato un punto a Bergamo ed ha battuto la Juventus domenica all’Olimpico.

Otto punti (sugli attuali 11 in classifica) conquistati nelle ultime quattro gare – quelle di massima emergenza – non sono un caso, sottolinea Il Messaggero, ma un capolavoro. La cura e l’insistenza del Comandante hanno rigenerato Provedel, finalmente di nuovo valore aggiunto. Dieci punti su undici raccolti anche grazie a quattro porte sigillate dal portiere friulano, già prodigioso a Genova e Bergamo su Colombo e Lookman, e decisivo in uscita su David contro la Juventus.

Incredibile il tabellino dell’ultimo successo: assist di Cataldi, Basic -gol, 907 giorni dopo l’ultimo (3 maggio 2023) contro il Sassuolo. Con i nuovi tormenti pubici di Rovella, il rientro a casa di Danilo
si sta rivelando una manna dal cielo. Nessuno, si legge, ha corso più di Cataldi (quasi 13 chilometri) contro la Juventus. Con Vecino ancora non al meglio da agosto, reintegrato Basic al posto dell’infortunato Dele-Bashiru. Da favola la rivincita del croato, sino alla sfida sotto la Lanterna assente da 497 giorni in campo (Salernitana-Verona 1-2) e da quasi due anni (5 dicembre 2023) dalla precedente apparizione con la maglia della Lazio.

Con capitan Zaccagni punto fermo a sinistra, la fascia destra in estate sembrava il punto debole della Lazio. Fra Genoa e Torino, conclude il quotidiano, è invece esploso il talento di Cancellieri con tre gol. Sarri aveva preferito Matteo a Noslin già ritiro, bloccandone l’ulteriore prestito. La mononucleosi di Isaksen gli aveva spalancato le porte della titolarità, interrotta a Bergamo da un terribile strappo. Forse anche quello ora è un segno del destino per il rilancio di Gustav, semplicemente strepitoso alla prima da
titolare contro la Juventus: 8 falli subiti, 3 ammonizioni procurate, 10,9 chilometri macinati a perdifiato. Migliore in campo, un pericolo costante per la difesa bianconera e ultimo uomo tirato fuori al momento giusto dal cilindro di Mau.