Lazio, ora progettare un futuro giovane con chiarezza e tempi di manovra più veloci
Rassegna stampa
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[…] Ora, però, si deve progettare la prossima stagione.
A livello manageriale il direttore sportivo Fabiani ha spiegato che la Lazio lavorerà nella stessa direzione del Feyenoord e del Bayer Leverkusen. Una politica che si basa su tre concetti: la ricerca di talenti, la capacità di favorire un ricambio generazionale anche attraverso il settore giovanile e il player trading. Caratteristiche che hanno permesso al Feyenoord di ritagliarsi uno spazio anche all’estero: è stato il primo club olandese a vincere la Coppa dei Campioni, nel 1970, con Van Hanegem a centrocampo e Happel in panchina. Nel 2023 ha conquistato la Eredivisie e si è assicurato giocatori come Gimenez, Wieffer, Hancko e Timber, anticipando le società più ricche.
Missione ambiziosa e impegnativa, quella annunciata da Fabiani, che ha studiato anche il modello Bayer, in grado di lanciare Havertz (venduto nel 2020 per ottanta milioni) e Wirtz. La squadra di Xabi Alonso non perde da 51 partite, ha vinto la Bundesliga, mercoledì sfiderà l’Atalanta a Dublino nella finale di Europa League e sabato potrebbe alzare la Coppa di Germania contro il Kaiserslautern. Ha un budget e un fatturato che si avvicinano ai parametri della Lazio. Negli affari ha dimostrato un istinto geniale: da Frimpong a Grimaldo (preso da svincolato), da Palacios a Tapsoba, da Boniface a Hincapié, da Adli a Xhaka, che nell’Arsenal non aveva legato con Arteta. Decisivi i tempi di manovra: dovranno essere più agili, rispetto al recente passato, se la Lazio vorrà realmente riconoscersi nei metodi del Feyenoord e del Bayer. Competenza e scouting. Il traguardo è scoprire subito altri Gila e Mandas: il primo lo aveva scelto Tare, il secondo lo ha scovato Fabiani. Prospettiva affascinante, a patto però che non si chieda ai tifosi di accettare il rischio di un anno di transizione. Corriere dello Sport
Missione ambiziosa e impegnativa, quella annunciata da Fabiani, che ha studiato anche il modello Bayer, in grado di lanciare Havertz (venduto nel 2020 per ottanta milioni) e Wirtz. La squadra di Xabi Alonso non perde da 51 partite, ha vinto la Bundesliga, mercoledì sfiderà l’Atalanta a Dublino nella finale di Europa League e sabato potrebbe alzare la Coppa di Germania contro il Kaiserslautern. Ha un budget e un fatturato che si avvicinano ai parametri della Lazio. Negli affari ha dimostrato un istinto geniale: da Frimpong a Grimaldo (preso da svincolato), da Palacios a Tapsoba, da Boniface a Hincapié, da Adli a Xhaka, che nell’Arsenal non aveva legato con Arteta. Decisivi i tempi di manovra: dovranno essere più agili, rispetto al recente passato, se la Lazio vorrà realmente riconoscersi nei metodi del Feyenoord e del Bayer. Competenza e scouting. Il traguardo è scoprire subito altri Gila e Mandas: il primo lo aveva scelto Tare, il secondo lo ha scovato Fabiani. Prospettiva affascinante, a patto però che non si chieda ai tifosi di accettare il rischio di un anno di transizione. Corriere dello Sport