
Lazio, Lotito: “Pronti a comprare il Flaminio o al diritto di superficie. Svolta immediata”. Dalla Sovrintendenza…
Progetto stadio
Condividi l'articolo
La Lazio e la Roma vogliono uno stadio di proprietà e sarebbero all’ultima curva.
Queste le parole del presidente Lotito raccolte e rilanciate dal Corriere dello Sport: “Siamo pronti a comprare il Flaminio oppure a ottenere un diritto di superficie per 99 anni, ho avuto l’ultima conversazione con Gualtieri giusto ieri. Sto continuando a sollecitare. Ci aspettiamo una svolta immediata”. Il patron biancoceleste, in un primo momento, aveva presentato uno studio di pre-fattibilità (dicembre 2024) e interessando due dipartimenti universitari, un architetto della famiglia Nervi e lo studio Archea.
Poi, la svolta. Sul solco di Inter e Milan, il presidente della Lazio ha virato sulla scelta di acquistare il Flaminio oppure ottenere un diritto di superficie, le due opzioni proposte dalla Lazio con un’ovvia preferenza per la prima, significherebbe poterlo patrimonializzare. “La Lazio ha già 300 milioni di patrimonio – ha sottolineato il presidente – e lo stadio ci farebbe diventare ancora di più un modello in Europa”. A causa di questo cambio di visione e strategia, il club non ha presentato il piano economico asseverato che l’assessore Onorato attendeva dopo l’estate.
Così facendo Lotito ha risparmiato diversi milioni di euro, la Sovrintendenza non si è ancora espressa eppure avrebbe già fornito delle rassicurazioni informali perché la Lazio non demolirebbe il vecchio stadio, bensì lo ingloberebbe in una sorta di teca, senza scavi né altri interventi invasivi, rispettando l’architettura di Nervi. Il tema che resta è quello dei vincoli su una struttura che oggi versa in condizioni di degrado. La Roma Nuoto, intanto, attende l’esito del ricorso al Tar.



