Lazio, con l’addio di tanti big servirà un nuovo equilibrio

Lazio, con l’addio di tanti big servirà un nuovo equilibrio

Approfondimenti

Condividi l'articolo

Uno dei compiti del nuovo allenatore della Lazio Marco Baroni in vista della prossima stagione sarà quello di creare una nuova armonia nello spogliatoio.

Nell’ultimo anno il presidente Claudio Lotito e il direttore sportivo Angelo Fabiani hanno più volte lanciato frecciate ai giocatori della rosa, colpevoli, a loro dire, di aver anteposto i propri interessi personali a quelli della squadra. Negli ultimi 12 mesi hanno lasciato Formello alcuni calciatori importanti all’interno dello spogliatoio (Radu, Milinkovic, Felipe Anderson, Luis Alberto…). Gente che a Roma è rimasta a lungo, che nel gruppo squadra aveva peso. Senza tener conto dell’apporto tecnico che tali figure garantivano. I loro addii lasciano anche un buco carismatico. Dovranno essere responsabilizzati alcuni giovani, che nella stagione appena terminata non sono emersi (come per esempio Isaksen o Rovella), ma dovranno assumere un ruolo ancor più centrale calciatori come Marusic (che con Immobile e Cataldi che non sono sicuri del posto spesso indosserà la fascia da capitano) e Romagnoli.

Il difensore ex Milan, durante l’anno, anche a causa di un infortunio al polpaccio che lo ha tenuto fuori da novembre a gennaio, raramente ha parlato nei momenti di difficoltà. Ha fatto rumore più che altro il suo atteggiamento quando, a marzo, ha polemizzato con il presidente per il ritiro deciso dalla società. Ora il club si aspetta che diventi più leader. Al Milan, d’altronde, era capitano non a caso. A Formello si aspettano tanto anche da Guendouzi, sempre che resti (lui sogna di tornare in Premier League), ma qualche nuova personalità all’interno dello spogliatoio dovrà emergere. L’ambiente appiattito e la squadra intorpidita di cui ha parlato Sarri hanno bisogno di una scossa. Patric in tal senso negli anni ha scalato le gerarchie e in più di un’occasione è andato controcorrente, tirando anche pubblicamente le orecchie ai compagni, ma non può essere l’unico. In una società con pochi dirigenti come quella biancoceleste, è ancor importante che ci siano persone di personalità fra i calciatori. Qualcuno in grado di responsabilizzare il gruppo. Anche per evitare che con i primi risultati negativi si appiattisca nuovamente tutta la rosa.

A Formello puntano anche molto su Castellanos (seguito dal Girona, con Lotito che però non vuole venderlo per meno di 20 milioni), che però ha sofferto il dualismo con Immobile e che dovrà accettare quel col nuovo centravanti (favorito Noslin del Verona). Proprio per questo pure gli innesti del mercato dovranno portare personalità. Starà poi a Baroni creare un nuovo equilibrio interno.