
Lazio, inverno di infortuni: rendimento e rotazioni condizionati
Rassegna stampa
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Fino a dicembre la Lazio volava, viaggiava sulle ali dell’entusiasmo grazie a una condizione fisica straripante che le permetteva di giocare a ritmi altissimi.
Rotazioni ampie in tutte le competizioni, la capacità di coinvolgere tutti e di poter sfruttare tutta la rosa. Tutti elementi che sono venuti meno da dicembre, da quando sono arrivati i primi infortuni di lungo corso. Fino a novembre nessun elemento della rosa di Baroni aveva saltato più di due partite consecutive in Serie A per infortunio, unica eccezione Gila che si era fatto male in ritiro ad Auronzo e ha iniziato di fatto la stagione a settembre. Da novembre in poi sono arrivati i problemi, l’infortunio di Vecino ha pesantemente condizionato le rotazioni a centrocampo sovraccaricando il duo Rovella-Guendouzi. Il problema al ginocchio di Lazzari prima e la lesione di Hysaj poi hanno tolto soluzioni al pacchetto dei terzini, con Marusic e Tavares che hanno giocato molto di più. Risultato? Il montenegrino si è presentato a Bologna con la spia della benzina completamente accesa e il portoghese ha avuto due problemi muscolari nelle ultime tre settimane. Il lungo stop di Patric ha tolto un centrale alla rotazione della difesa, andata spesso in affanno come dimostrano le goleade contro Inter e Bologna. L’assenza di Castellanos ha tolto luce all’attacco, capace di segnare solo tre reti nelle ultime quattro partite di campionato giocate senza l’argentino. Recuperare gli infortunati per ritrovare la Lazio al completo, il piano di Baroni per il rush finale parte dall’infermeria. Tuttomercatoweb.com