
Lazio, critiche e mercato: serve chiarimento tra Sarri e società. Il retroscena: contratto esteso fino al 2028
Rassegna stampa
Condividi l'articolo
Retroscena, accordo tra Sarri e la Lazio a luglio per prolungare il suo contratto fino al 2028, annullando l’opzione.
E’ il Corriere dello Sport questa mattina a raccontare di un prolungamento di contratto fino al 2028 avvenuto a luglio. Un retroscena significativo considerate soprattutto le ultime dichiarazioni rilasciate dal tecnico toscano dopo la sfida con l’Atalanta a Bergamo. I punti di divergenza e contrasto sono stati molti, dalla notizia del mercato bloccato, all’acquisto di Insigne fino all’esclusione di Dele-Bashiru.
Il tecnico ha firmato due contratti. Uno a giugno, un biennale con opzione per il 2028, e uno a luglio – dopo il caso scoppiato – un triennale secco. Non è cambiato l’ingaggio, sempre 2,5 milioni di euro a stagione più bonus. E’ caduta soltanto l’opzione. Si tratta di una sorta di riparazione che il club ha voluto fare dopo il pesante torto subito da parte del tecnico toscano.
La Lazio, nelle figure del presidente Lotito e del Ds Fabiani – crede ancora che la rosa a disposizione di mister Sarri sia competitiva e possa fare bene. Per queste ragioni, sempre secondo quanto riferito dal quotidiano romano, i due dirigenti biancocelesti sarebbero rimasti seccati da quanto dichiarato dal mister nel weekend prima di Atalanta-Lazio, e anche dopo.
Il Comandante -scrive Il Messaggero – sa che le sue battute hanno infastidito la società, ma lo considera un modo per scuoterla e, contemporaneamente, tenere uniti squadra e popolo in questo frangente così delicato. Il problema è che Lotito non ama essere messo in cattiva luce di fronte ai tifosi, né con le spalle al muro. Fabiani invece era convinto che, a differenza di Baroni, Sarri potesse riuscire a valorizzare il suo mercato. Invece questo non sta accadendo.