‘QUELLI CHE…’ – Cardone: “Lazio, colpe società un alibi per i giocatori. E il club continua a non protestare per i torti arbitrali…”. Poi su Sarri “furibondo”… (AUDIO)

‘QUELLI CHE…’ – Cardone: “Lazio, colpe società un alibi per i giocatori. E il club continua a non protestare per i torti arbitrali…”. Poi su Sarri “furibondo”… (AUDIO)

Parola all'opinionista

Condividi l'articolo

GIULIO CARDONE (La Repubblica) in collegamento a ‘QUELLI CHE…’

Quella di ieri è stata una sconfitta gravissima ed inaspettata.

Se perdi contro questo Sassuolo, la situazione è davvero pesante, un aggravante rispetto a quanto accaduto nella prima giornata con il Como. La Lazio ha perso contro una squadra modesta che lotterà per salvarsi. E’ impossibile non essere preoccupati. Credo che continuando a dare esclusivamente la colpa alla società, si rischia di creare un alibi fortissimo alla squadra. Ma stiamo vedendo come scendono in campo questi giocatori?

Se la Lazio ed il Sassuolo avessero lo stesso livello tecnico non saremmo così arrabbiati. Nonostante Cancellieri e Dele-Bashiru, l’ala destra e la mezzala sinistra, i due punti deboli della squadra, non si può sostenere questa tesi.

Responsabilità di Sarri? A me preoccupa più il suo atteggiamento che la questione tattica. Ieri era molto arrabbiato dopo la partita. Era furibondo e se ne è andato. Prendo atto della versione ufficiale del club, ma lui è andato via in macchina insieme a Fabiani. Un salto a casa l’avrà fatto, ma era soprattutto per sbollire la rabbia. Vorrei che lui per primo ci credesse in questa squadra. Lui ha fatto un grande gesto nell’accettare la situazione, ora è importante che sia lui il primo a caricare e spronare.

Poi, anche ieri, c’è la questione arbitrale che andrebbe analizzata. Non c’erano proprio i presupposti per cancellare quel cartellino rosso. L’intervento del calciatore del Sassuolo su Rovella era con il piede a martello. Non c’era nessun motivo per portare il Var ad intervenire per rettificare la decisione di Tremolada. Se dal club si continua a sostenere che non ci sono proteste formali per non dare alibi ai giocatori le cose non cambieranno mai”.