Lazio, i retroscena di Pedro: “Dal Barça al Chelsea, una scelta di coraggio. Lo United? Ci hanno messo troppo tempo”

Lazio, i retroscena di Pedro: “Dal Barça al Chelsea, una scelta di coraggio. Lo United? Ci hanno messo troppo tempo”

Dichiarazioni

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In un’intervista concessa a fourfourtwo.com, Pedro è tornato a raccontare il suo passaggio dal Barcellona al Chelsea nel 2015.

All’epoca, l’attuale attaccante della Lazio era seguito con insistenza anche dal Manchester United, che però alla fine non concretizzò l’operazione. Ecco le sue dichiarazioni.

“Ho parlato molto con Luis Enrique quella stagione. Era il Barcellona dei tre mostri sacri in attacco — Messi, Neymar e Luis Suárez — e non era facile trovare spazio. L’allenatore è stato onesto con me, mi ha detto che non avrei giocato molto e che la cosa migliore, vista la mia ambizione, era andare via. Il Barcellona significava tutto per me e mi sarebbe piaciuto concludere lì la mia carriera, ma ci sono momenti nella vita in cui serve coraggio, e ho deciso di intraprendere un nuovo progetto che mi entusiasmava. Con il passare del tempo, non rimpiango le esperienze che ho vissuto all’estero”.

Pedro ha poi svelato i retroscena legati alla trattativa con i Red Devils: “Non so cosa sia successo, l’accordo con il Manchester United era quasi chiuso. Ci hanno messo troppo tempo a decidere, la stagione stava per cominciare e non volevo aspettare ancora. Ho anche giocato la Supercoppa Europea con il Barcellona, dove ho segnato il gol della vittoria. Anche il PSG era interessato a me, poi però è arrivato il Chelsea. Fàbregas ha fatto da intermediario, Mourinho mi ha chiamato e mi ha detto che erano disposti a offrire di più del Manchester United. È lì che ho scelto di andare a Londra, visto che lo United non aveva preso una decisione”.

Infine, un confronto tra due dei tecnici che hanno segnato la sua carriera: “Mourinho e Guardiola? Entrambi sono dei vincitori, ma sono allenatori molto diversi. Ognuno ha le proprie idee e il proprio modo di motivare i giocatori. Mi è piaciuto molto imparare da Mourinho, che mi ha dato l’opportunità di giocare in Premier League, il campionato più competitivo che ci sia. La mia prima stagione in Inghilterra, nonostante tutto, è stata dura”.