
Lazio, giù il sipario su un’estate da incubo “non penalizzante”: ecco i riflessi del campo
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Un derby che chiude nel peggiore dei modi un’estate disastrosa in casa Lazio.
Lazio, tre punti in quattro giornate: l’emblema di un’estate deludente
Il blocco del mercato porta a due situazioni complicate. La prima è la totale impossibilità di costruire una rosa adatta alle richieste e all’idea di gioco di Maurizio Sarri. Non avere una mezzala di fantasia e qualità nel 4-3-3 del Comandante è una lacuna quasi insormontabile e lo dimostrano le tre partite su quattro senza gol segnati. Mancano idee e andavano trovate sul mercato, visto che si è deciso di non cercare un “dieci” di qualità la scorsa estate dopo l’addio di Luis Alberto. L’altra complicazione riguarda le mancate uscite, con giocatori rimasti perché non potevano essere sostituiti. L’inizio di campionato di Nuno Tavares ne è l’emblema, il nervosismo di Guendouzi culminato con il cartellino rosso a fine derby è un altro esempio. Una squadra scollegata e distratta, che sta palesando di settimana in settimana tutte le sue lacune e che tra sette giorni a Genova dovrà reinventarsi. Al momento Sarri ha solo Danilo Cataldi a disposizione a centrocampo, con Belahyane e Guendouzi squalificati e gli infortunati Dele-Bashiru e Rovella che si aggiungono a Vecino. Bisognerà ricorrere forse al fuori rosa Basic per aggiungere almeno un elemento in lista al fianco di Cataldi, il “rinforzo” estivo per grazia ricevuta dalla Fiorentina che ha deciso di non riscattarlo e che per centimetri non ha salvato la Lazio nel derby di ieri. Il riassunto perfetto di un’estate da incubo.tuttomercatowe.com