Lazio, neanche i tagli per abbassare i costi: il flop dell’estate è completo

Lazio, neanche i tagli per abbassare i costi: il flop dell’estate è completo

Calciomercato

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Il mercato in uscita della Lazio non ha svoltato.

Se quello in entrata è bloccato forzatamente, per le ormai ben note ragioni, quello in uscita invece lo è perché non si riescono a piazzare gli esuberi. A conclusione di questa sessione estiva di calciomercato, tutto è rimasto fermo.

Il mercato si è chiuso e la Lazio non ha piazzato i suoi esuberi. Kamenovic, Fares e Basic restano a Formello, Gigot non è stato venduto per i noti problemi fisici e gli ingaggi sono rimasti tutti sul groppone della Lazio. Come titola il Corriere dello Sport questa mattina, è rimasta a Sarri una “Lazio senza tagli”. Piazzare gli esuberi voleva dire alleggerire il monte ingaggi, togliere dalle voci di spesa tre calciatori che sono fuori dal progetto di Maurizio Sarri.

Tutto ciò non è avvenuto, le difficoltà sono state moltissime e il Ds Fabiani non è riuscito a piazzare nessuno di questi calciatori sul mercato. Cosa resterà di questa estate biancoceleste, allora? Certamente i 29mila e passa abbonati, attestato di amore incondizionato verso una squadra che ha vissuto forse una delle estati più brutte della sua storia. Poi il ritorno di Maurizio Sarri, autentico trascinatore di un popolo in cerca di un condottiero vero.

Infine resta l’amarezza. Resta l’amarezza di ciò che sarebbe potuto essere e non è stato, di un mercato bloccato, di una squadra non rigenerata e non costruita su misura del suo allenatore. Restano le polemiche, le contestazioni, le proteste. Resta la sconfitta di Como, ma anche il meraviglioso 4-0 contro il Verona. Resta tutto e il suo contrario; resta l’amore di un popolo che non si vuole arrendere, mai.