
Lazio, blocco mercato agita Sarri, non sapeva tutto: Lotito prova a rassicurarlo e studia la soluzione postdatata
Calciomercato
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I blocchi di mercato ora agitano Sarri a Castelfranco.
La svolta però può già arrivare dal 1 luglio, quando entreranno in vigore le nuove norme Noif che, dei tre parametri, ne manterranno solo uno ovvero il costo del lavoro allargato. A quel punto, dovendo ripianare una sola di queste voci (e non più tre), diminuirebbe notevolmente (impossibile dire di un terzo, o più o meno) la cifra da versare per far tornare i conti a posto.
14 MILIONI DA TCHAOUNA
Non a caso, la cessione di Tchaouna al Burnley è completa ma verrà inserita a bilancio dopo il 30 giugno: quattordici milioni a titolo definitivo (in tre rate) più tre di bonus e il 10% sulla futura rivendita dell’esterno. La Lazio sa che l’Inter è disposta a offrire 40 milioni per Rovella come sostituto di Calhanoglu, anche se Lotito vuole tirare ancora sul prezzo: «Ha una clausola da 50, se lo vogliono». Serve pazienza e sangue freddo. Con una sola uscita big, o anche del Taty, più gli altri esuberi, il presidente tirerebbe un sospiro di sollievo. Se non dovesse vendere nessuno, invece, la ricapitalizzazione dopo il 1 luglio non sarebbe comunque impraticabile come adesso, senza trovare nuovi crediti in anticipo: «Non abbiamo bisogno di comprare in questo momento, piuttosto di vendere per sfoltire l’organico. Sarri valuterà tutti in ritiro le ultime parole del numero uno e se non gli piacerà qualcuno, prenderemo il sostituto. Insomma, se sarà necessario, verserò il denaro». Se infatti regolerà con le cessioni o mezzi propri il buco del costo del lavoro allargato, Lotito potrà chiedere lo sblocco del mercato, anche in corsa (ad agosto), alla Covisoc. Il Messaggero