“La fredda estate del laziale: I don’t have a dream”

“La fredda estate del laziale: I don’t have a dream”

Rassegna stampa

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Situazione Lazio, il commento di Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport: “È un’estate fredda e senza sogni, quella del laziale.

Per la verità non se la vive troppo bene nemmeno il romanista che soltanto il 30 giugno ha saputo di essere, almeno per il momento, in regola con il FPF: multa di 3 milioni e passa la paura. Com’erano caldi invece i mesi di luglio e agosto nella capitale quando le voci si rincorrevano fino ad accavallarsi, gli acquisti si trovavano sempre a un passo e il tifoso poteva comporre la sua squadra ideale per immaginarsi già in Champions, vincente nel derby, comunque protagonista. 
È strana sì, questa estate, anche per noi che le vicende della Lazio le seguiamo con passione e ogni tanto veniamo rimproverati di non trattarla come l’altra.  È l’estate della pazienza, dell’attesa che qualche altro miracolo lotitiano si compia. 
È una quasi estate. Quattro giorni fa è iniziata per molti, ma non per tutti, la transumanza del mercato. Sotto pressione i top club: l’Inter, e non si sa chi sia la proprietà (Lussemburgo, Cayman, Panama) e quanto incida; il Milan, idem come sopra; la Juve, proprietà certa da 102 anni ma come dg, ds e scout il nuovo Billy Beane nelle vesti dell’incantatore di serpenti; la Roma, che ha speso più di tutti ma alla quale difettano voce e volto (provvederà Ranieri); la Lazio, che ha in Lotito il deus ex machina, la cui missione è far credere che potrebbe essere presidente del consiglio, della Repubblica e della UE ma troverebbe ugualmente il tempo per occuparsi di Ita Airways; e il Napoli, la cui combinazione Aurelio-Antonio farà probabilmente la differenza. 
Infine il Bologna, la Fiorentina, l’Atalanta (e il Como?) che dagli evidenti imbarazzi e disagi della concorrenza nobile potrebbero trarre enormi vantaggi”.