Kamada, il futuro inizia a Salerno: in ballo anche il prolungamento

Kamada, il futuro inizia a Salerno: in ballo anche il prolungamento

Rassegna stampa

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Svolta a sinistra, scongiurando un’altra sbandata.

Kamada torna oggi a Formello, in anticipo dopo il dolore accusato col Giappone alla schiena. Non è scattata chissà quale emergenza, dovrebbe trattarsi di un problema di lieve entità, verrà valutato prima della doppia seduta. A Daichi sono state risparmiate le fatiche del secondo appuntamento contro la Siria stasera a Gedda. È un’ottima notizia per Sarri, che dovrà rinunciare a Luis Alberto (squalificato) e quasi sicuramente a Vecino (stiramento al gluteo comunque in miglioramento) sabato pomeriggio al rientro dalla sosta contro la Salernitana. C’è penuria in mediana, Kamada ha già una maglia assicurata, oltretutto stavolta nella sua zona preferita. Questa è davvero la sua grande chance dal 1′ e, dopo la prodezza in Nazionale, anche fra i tifosi cresce l’attesa: «Sarri deve fargli esprimere le sue enormi potenzialità». Daichi può essere la soluzione al mal di gol in casa. Tira forte dalla distanza, giovedì col Giappone ha ritrovato il sorriso al 28′ con un siluro all’angolino nella vittoria per 5-0 contro la Birmania: «Non pensavo di riuscire a segnare, sono felice di esserci riuscito. Mi sento insoddisfatto quando non trovo la porta».

IL FUTURO INIZIA A SALERNO

Quanta nostalgia della magica notte al Maradona. Solo lì sinora Kamada si è sbloccato con la maglia della Lazio, con una rete alla Nedved che sembrava l’inizio di una favola. Invece pian piano Daichi è finito in naftalina: «Ho bisogno di giocare di più, di tornare ad essere me stesso e di riconquistarmi lo spazio nella mia squadra». Il giapponese ha un mese e mezzo per far vedere davvero chi è, prima di partire a gennaio per la Coppa d’Asia. L’Arechi rappresenta già un crocevia della sua avventura. È vero, Kamada ha un solo anno di contratto, potrebbe andar via, alla finestra c’è l’Olimpique Marsiglia, ma la storia non è ancora scritta. La Lazio e Sarri credono ancora nelle sue qualità, si stanno guardando intorno solo perché la scadenza 2024 non garantisce per il futuro chissà quale certezza. Wieffer è finito in orbita Barcellona, non a caso nel mirino è tornato Ferguson del Bologna. A gennaio uscirà Basic e, quasi sicuramente, anche Gila in difesa: proposto Ferrari, ma solo a costo zero viene vagliata la candidatura. Il Messaggero