‘QUELLI CHE…’ – Cardone: “Guendouzi, ballottaggio Rovella-Cataldi e Pedro. Le possibili rotazioni con il Monza…” (AUDIO)

‘QUELLI CHE…’ – Cardone: “Guendouzi, ballottaggio Rovella-Cataldi e Pedro. Le possibili rotazioni con il Monza…” (AUDIO)

Parola all'opinionista

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GIULIO CARDONE (La Repubblica) in collegamento a ‘QUELLI CHE…’! “Le scelte di Sarri…”

“Contro il Monza penso che Guendouzi giocherà dal primo minuto, mi stupirebbe il contrario.

Oggettivamente, tra l’altro, penso che Kamada abbia bisogno di rifiatare e di ordinare un po’ le type=’text/javascript’ type=’text/javascript’ type=’text/javascript’ idee. Mi aspetto il francese, ci sarà un ballottaggio tra Cataldi e Rovella per il ruolo di regista. Una staffetta ci può stare, pensando al modo in cui Cataldi ha approcciato bene con l’Atletico di Madrid. Luis Alberto è intoccabile, incredibile in cui sia entrato in tutte le reti della Lazio in questo inizio di stagione. Sarri, in tal senso, è stato chiaro, finché sta bene la sua maglia da titolare non è in discussione. La cosa molto buona del centrocampo di Sarri è che tutti e sei hanno caratteristiche diverse. Forse gli unici che hanno attitudini simili sono Rovella e Cataldi, per il resto sono tutti complementari tra di loro. Questa possibilità di scelta, è una risorsa importante.

Per quanto riguarda l’attacco, penso che Immobile giochi ancora titolare. Ha bisogno di sbloccarsi, di trovare la rete, sicuramente ne parlerà con il tecnico, si confronteranno in questi giorni. Poi magari in corso d’opera credo possa toccare anche a Castellanos. Ho apprezzato molto le scelte di Sarri contro l’Atletico, è significativo coinvolgere più giocatori possibili. Contro il Monza, immagino possa trovare una maglia da titolare Pedro. Vedo un Zaccagni in flessione nel corso della partita, paga le tante gare giocate anche con la nazionale. Da qui a sostituirlo dall’inizio non è semplice. Comunque assicura sempre quella capacità di creare la superiorità numerica. Con Pellegrini su quella fascia qualcosa cambia anche per lui. Le sue sovrapposizioni, Zaccagni non è costretto sempre a saltare l’uomo nell’uno contro uno. E’ una situazione di gioco che permette alla squadra ed alla manovra di essere meno prevedibile”.