Juve, processo plusvalenze: verso una nuova penalizzazione: si torna al -9?

Juve, processo plusvalenze: verso una nuova penalizzazione: si torna al -9?

Giustizia sportiva

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Nessun contrasto tra Codice di giustizia del Coni e della Federcalcio sulla possibilità di revocazione, e quindi di riaprire il processo sportivo sulle plusvalenze che ha poi portato alla condanna di 15 punti di penalizzazione per la Juve e alle maxi inibizioni per i suoi ex dirigenti.

Quindi il processo è stato riaperto legittimamente, dicono le motivazioni del Collegio di garanzia pubblicate in serata sul sito del Coni.

RESPONSABILITÀ 

Tuttavia, per i giudici dell’ultimo grado della giustizia sportiva vanno rimodulate le responsabilità relative agli “amministratori privi di deleghe della Juventus” con un effetto che può anche rimbalzare sull’entità della penalizzazione per il club. “Considerato, infatti, che la misura della sanzione della penalizzazione inflitta alla Juventus risulta determinata in relazione alle accertate violazioni dei suoi rappresentanti e dei suoi dirigenti, nonché dei suoi amministratori senza delega, il venir meno, per l’accertato vizio motivazionale, della sanzione per questi ultimi si riflette, allo stato, anche sulla sanzione complessiva irrogata alla società e rende, quindi, necessaria una nuova valutazione della Corte Federale d’Appello sulle eventuali responsabilità dei singoli amministratori senza delega e poi anche della stessa società Juventus”. Il tema è quello di specificare se l’apporto di dirigenti senza deleghe, in pratica quelli del Cda (mentre sulle responsabilità degli apicali non c’è nessuna indicazione tanto che le inibizioni sono già state confermate) è stato valutato nella determinazione dei punti di penalizzazione.

RIDIMENSIONAMENTO 

Sembra esplicito l’indirizzo verso un ridimensionamento della sanzione per il club, che potrebbe anche far tornare la vicenda alla famosa richiesta di nove punti della Procura federale. In effetti nelle motivazioni viene non a caso citato lo stesso procuratore Figc, che (in sede di deferimento) ha compiutamente riferito di una esigenza di “dosimetria sanzionatoria che impone una diversa valutazione del comportamento tenuto in sede sportivo da quello in ambito societario ai fini della rappresentazione della situazione economica, patrimoniale e finanziaria”. In ogni caso, spetta alla giustizia federale stabilire le pene sportive. A questo punto la parola spetta alla Corte che presumibilmente convocata entro la fine di maggio dovrà decidere la nuova sanzione. Resta il tema dell’afflittività che la Juve cercherà presumibilmente di spostare alla prossima stagione sportiva per salvare la qualificazione alla prossima Champions Laeague. Gazzetta.it