Lazio, Baroni: “Vogliamo fare un calcio propositivo e offensivo. E su Noslin, Tchaouna e Dele…” (AUDIO)

Lazio, Baroni: “Vogliamo fare un calcio propositivo e offensivo. E su Noslin, Tchaouna e Dele…” (AUDIO)

Dichiarazioni

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La Lazio vince e convince contro la Dinamo Kiev.

Il tecnico biancoceleste Marco Baroni, ai microfoni di Sky Sport, ha così commentato il successo per 3-0 sulla Dinamo Kiev:

Stiamo cercando di fare un calcio propostivo, offensivo. La squadra deve avere nella testa di attaccare e cercare la porta, i ragazzi lo sanno e ci stiamo lavorando.

Gli equilibri sono semplici, serve che ci sia compattezza per supportare i quattro giocatori offensivi. I numeri del campionato ci dicono che dopo la Juve siamo la squadra che ha subito meno tiri in porta, ci penalizzano alcuni episodi, alcuni gol strani che abbiamo preso.

Dia? E’ un giocatore che mi piace tantissimo, perché ha mobilità e anche Taty è un giocatore così. Sono contento della prestazione della squadra e anche di qualche singolo ma non farò nomi (sorride n.d.r).

Dele-Bashiru? E’ un giocatore che va costruito, ha fisicità, qualità, deve riempire la partita, avere più pensiero anche dal punto di vista tattico; quando acquisirà tutto questo sarà un bel centrocampista moderno.

Una squadra con così tanta qualità non l’ho mai avuta, per questo cerco di fare una proposta moderna, di mobilità e con movimenti fuori posizionali. Tutto ciò che facciamo non lo impongo, cerco di fare in modo che ci sia una sorta di condivisione del lavoro che proponiamo. E loro credono nel lavoro, questo è una squadra che ha cultura del lavoro, ho trovato grande disponibilità e non era scontato. Abbiamo ancora tanto da fare, però, così per noi è più facile”

Noslin? Ho pensato di mettere Guendouzi, ma poteva essere un’occasione per Noslin. Ha commesso un’ingenuità che pagherà.

Dopo il 3-0 abbiamo concesso qualcosa, ma nelle corse di rientro e nel sacrificio la squadra ha fatto bene. Sono partite di livello internazionale, la Dinamo è forte e davanti ha qualità e velocità, non era una partita facile.

Tchaouna? Sono abituato a lavorare con i giovani e cerco di deresponsabilizzarli, mi assumo io le responsabilità di ciò che succede. Vanno lanciati e per farlo gli va tolta un po’ di pressione che è naturale avere quando si arriva in una piazza così. Sono fiducioso perché con me avranno delle possibilità e quando commetteranno un errore cercheremo di aiutarli. Qui c’è un blocco di ragazzi straordinari. Davvero ci sono tanti capitani, tanti riferimenti che possono aiutarli nella crescita. Non è una seconda punta, ma può lavorarci“.

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