Lazio-Atl. Madrid, Luis Alberto: “Ora servono cattiveria e personalità. E’ la mia Lazio più forte, tranquillo per il rinnovo” (AUDIO)

Lazio-Atl. Madrid, Luis Alberto: “Ora servono cattiveria e personalità. E’ la mia Lazio più forte, tranquillo per il rinnovo” (AUDIO)

Champions league

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Alla vigilia del debutto in Champions League con l’Atletico Madrid, il tecnico della Lazio Luis Alberto parla in sala stampa a Formello:

Non affronti l’Atletico dal 2016.

Cosa ti aspetti domani?
“Quella partita l’abbiamo persa 3-1. Giocare contro Simeone è difficile, è una leggenda per il club. Domani viene qui e sarà difficile, serviranno cattiveria e personalità. La mia motivazione è altissima”.

Ultimamente è cambiato l’Atletico?
“Da gennaio dello scorso anno sta giocando un calcio più offensivo con più possesso palla. Ha giocatori di assoluto valore, come Griezmann e Morata che possono cambiare la partita da un momento all’altro”.

Avevi detto di voler chiudere la carriera in Spagna.
“Sì, l’ho sempre detto di voler chiudere al Cadice”.

Che emozione sarà giocare in Champions con lo stadio aperto? Tre anni fa con il Covid gli spalti erano vuoti…
“Sarà ancora più bello. Quell’anno con Inzaghi era un po’ strano, il calcio è dei tifosi”

Cosa vi sta mancando in campionato?
“La cattiveria in area avversaria. Con la Juventus abbiamo preso due gol che neanche una squadra di quinta categoria può prendere. Serve più personalità, ma stiamo giocando bene”.

Che ne pensi dei nuovi centrocampisti? Guendouzi, Kamada e Rovella…
“Sono fantastici. La carriera di Guendouzi dice tutto, è un bravo ragazzo. Kamada mi piace, è molto intelligente. Troveranno tutti più spazio a poco a poco. Per me non cambia molto chi gioca accanto a me”.

Cosa puoi fare per Immobile?
“È la vita dell’attaccante. Quando segna è un fenomeno, quando non fa gol è scarso. Io lo vedo bene, è tranquillo. Tutti staranno zitti quando tornerà a segnare”.

Hai perso la speranza della Nazionale?
“Rappresentare il mio paese è la cosa più importante al mondo. Io sono a disposizione del ct. Ci sono però tanti giocatori fantastici nel mio ruolo, te ne posso dire 10-12. Io sono tranquillo e penso a lavorare bene alla Lazio”.

È la Lazio più forte in cui hai mai giocato?
“Sì, penso di sì. Non abbiamo mai avuto una rosa così completa. Negli anni scorsi ci mancava sempre qualcosa. Dobbiamo rimanere tranquilli e lavorare. Appena vinceremo una o due partite cambia tutto, torneremo ad avere più fiducia”.

Senza Milinkovic ti senti ancora più leader?
“Non mi sento leader, per me è Ciro, che è il capitano. Io provo ad aiutare e fare il meglio per la squadra. Magari parlo di più, ma è il mio modo di vedere il calcio. Ho parlato con i tifosi dopo il Genoa? Sempre parliamo con loro, non ho promesso niente però. Dobbiamo essere in 12 in campo con loro”.

Possiamo stare tranquilli sul contratto?
“A dicembre vado via (ride, ndr). Sono tranquillo”.

Quanto hai bisogno della miglior versione di Felipe Anderson e Immobile?
“Felipe a Napoli ha fatto tutto benissimo. L’altro giorno è mancato un po’ di più. Loro devono fare il 60% dell’uno contro uno, i pericoli devono venire da loro. Con la Juventus è difficile giocare perché non sei mai solo contro un avversario. Spero che segnino, così trovano più fiducia. Abbiamo bisogno di loro, come di Pedrito e Isaksen”.