Lazio, primo assalto a Gila: il Brighton offre 35 milioni. Non bastano…

Lazio, primo assalto a Gila: il Brighton offre 35 milioni. Non bastano…

Calciomercato

Condividi l'articolo

Il crack della Lazio è Mario Gila. Inarrestabile la crescita, in aumento la quotazione.

E’ stato così negli ultimi due anni e il prossimo mercato sarà anche il suo. Senza Champions ed Europa League c’è il rischio che partano uno-due pezzi pregiati, lo spagnolo è tra gli indiziati. Si muoveranno dalla Premier, è da un mese che il Brighton s’è messo sulle sue tracce. Club d’oro in quanto a potenzialità economiche e profitti, in crescita continua in Inghilterra. Sul piatto progettano di mettere 30-35 milioni per convincere Lotito a vendere Gila. I conti, la Lazio, deve farli con il Real Madrid, detiene il 50% del cartellino, si è riservato metà incasso della futura vendita del difensore. Lotito, in caso di offerta ufficiale, proverà a tenere il prezzo più alto possibile. Se fossero due le proposte sarebbe meglio, questo gli consentirebbe di giocare al rialzo. In caso di incasso da 30-35 milioni ne entrerebbero 15-17 nelle casse della società, un ricavo esiguo rispetto al totale. Ecco perché l’obiettivo minimo è arrivare a ricavare 40 milioni dalla cessione per averne la metà. Non c’è solo il Brighton in corsa, dalla Spagna hanno rilanciato l’interesse del Bournemouth, ha appena ceduto Huijsen per 60 milioni e ha soldi da reinvestire. Gila e Huijsen, altro incrocio, era stati convocati dalla Spagna del cittì Luis de la Fuente a marzo.

(…) Mario sogna di giocare in un top club di Liga o Premier, tra quelli che lottano per vincere lo scudetto o comunque stabilmente in Champions. Il Brighton è arrivato ottavo, il Bournemouth tredicesimo, sono di livello inferiore. Starà alla società e al manager deciderne il futuro cercando un accordo d’uscita. E’ in scadenza nel 2027, di rinnovo si potrebbe parlare solo a fine mercato, se non saranno arrivate offerte o se Lotito non le avrà ritenute idonee. Gila guadagna 1 milione netto, è l’ingaggio più basso tra big e meno big. La convocazione della Spagna, arrivata all’improvviso per sostituire Cubarsí, ha contribuito ad accrescere le sue prospettive future e la sua quotazione, attende un’altra chiamata. Corriere dello Sport