‘QUELLI CHE…’ – Plastino e Capua: “D’Amico univa temperamento e sorriso. Fuoriclasse in campo e fuori” (AUDIO)

‘QUELLI CHE…’ – Plastino e Capua: “D’Amico univa temperamento e sorriso. Fuoriclasse in campo e fuori” (AUDIO)

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Vincenzo D’Amico, Pino Capua a ‘QUELLI CHE…’

“Vincenzo era uno di noi.

Era un fratello vero. Siamo cresciuti insieme abbiamo convissuto una serie di situazioni anche di natura fisica perché sono stato il suo medico. Ebbe problemi alle ginocchia che seguii personalmente. Ma la cosa più importante era il suo carattere. Non era solo un fuoriclasse del calcio: per entrare in quella squadra di matti del primo scudetto a 19 anni, aveva le palle vere. Un grande carattere, cosa che smentisce molte frasi di circostanza in merito.

Lui c’è sempre stato, sia dal punto di vista sportivo che in quello del temperamento. Per cercare di far star bene tutti, in questi giorni ci diceva che stava bene e ci ha dato la sua ultima ‘fregatura’…”.

Michele Plastino a ‘QUELLI CHE…’

“Vincenzo era il mio fratellino, lo conosco da quando era molto giovane. Sono stato il padrino del figlio Matteo e questa è la cosa che mi ha più legato a lui. E’ sempre stato presente in tutte le edizioni di Gol di notte, anche quando non si chiamava così.

Ho avuto anche l’onore di allenarlo perché quando smise, divenne capitano della mia squadra amatoriale di calcio e con lui vinsi lo scudetto. Era persino un esempio negli allenamenti, al contrario di tante dicerie.

In tanti anni che abbiamo lavorato assieme, mi ha dato solo un paio di buche e per giunta chiamandomi prima. Credo che per lui fosse record.

Non c’è mai stata almeno una volta che in una telefonata o una chiacchiera tra me e lui non abbiamo cazzeggiato. Era fantastico. In trasmissione ti permetteva il cambio di passo: entrava e cambiava le regole”.

Alessio Buzzanca