Lazio, alla ricerca del Guendouzi perduto. E intanto Sarri lo difende

Lazio, alla ricerca del Guendouzi perduto. E intanto Sarri lo difende

Rassegna stampa

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Manca il suo apporto: il francese appare meno protagonista di prima.

Un centrocampo inedito, che ad inizio estate nessuno aveva immaginato.

Nell’ultima sfida, quella di Milano contro l”Inter, in mezzo al campo c’erano Guendouzi, Cataldi e Basic.

L’osservato speciale in quella zona ora è il francese, dal quale ci si aspetta sempre di più. Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, c’era un ragazzo, alla Lazio, che correva dappertutto agitando al vento i suoi folti capelli e risolveva problemi. Che ci fosse da tamponare un avversario, rilanciare l’azione, aiutare un compagno in difficoltà, rincorrere (con successo) una palla persa, fare assist o gol. Quel ragazzo, che è poi Matteo Guendouzi, in biancoceleste c’è ancora, ma non è più lo stesso che aveva impressionato nelle prime due stagioni laziali.

Maurizio Sarri, nel dopopartita di San Siro, lo ha difeso: «È sempre lui, non l’ho trovato diverso da come l’avevo lasciato». Ma il tecnico a bene, visto che è uno dei giocatori con cui ha maggiore feeling, che il francese può dare molto di più. E sa pure che a una Lazio che in questa fase vive di poche certezze servirebbe come il pane il miglior Guendouzi. Lo ritroverà presto? È quanto il Comandante si augura. E non lascerà nulla di intentato per riuscirci.

Il problema, però, è entrare nella testa di Guendo. A livello fisico, si legge, sta benone, lo confermano i dati a disposizione dello staff tecnico relativi alle partite disputate e anche agli allenamenti. Sotto questo punto di vista è sempre lo stesso. È a livello di motivazioni che, probabilmente, qualcosa non va.

Il francese, conclude il quotidiano, non ha fatto mistero la scorsa estate di avere rinunciato a chiedere la cessione solo perché ritornava Sarri in panchina. In caso contrario lo avrebbe fatto. E non perché alla Lazio non si trovasse bene, ma perché non sopportava l’idea di non giocare le coppe europee. Per lui è una questione vitale Solo con la vetrina europea può avere visibilità internazionale e quindi essere seguito pure nel suo Paese. Sarà solo un caso, ma probabilmente non lo è, negli ultimi mesi Guendouzi ha perso la
nazionale francese e, forse, anche il treno che porta ai Mondiali.